Alessandro Fambrini

Alessandro Fambrini

Alessandro Fambrini

“‘Sopra le Cascine è l’ultimo morente bagliore’ : Rainer Maria Rilke a Firenze”

Rainer Maria Rilke arrivò a Firenze il 7 aprile 1898. Prese dimora al terzo piano della pensione Benoit, sul Lungarno Serristori al n. 13, non lontano dal Ponte alle Grazie, e da lì ripartì il 10 maggio, dopo un incontro con Stefan George nei Giardini di Boboli, alla volta di Viareggio. Dal soggiorno, ricco e intenso, denso di incontri ed escursioni a Bellosguardo, Fiesole, Settignano, alla Certosa, scaturì il Diario fiorentino, un’opera di appunti e riflessioni che contiene in germe la poesia dell’artista più maturo e che Rilke concepì come “dono” alla donna allora amata, Lou Andreas von Salomé. In questo intervento si tenterà di ripercorrere i fili di questa esperienza.

“‘On the Cascine lies the last dying glow’: Rainer Maria Rilke a Firenze”

Rainer Maria Rilke arrived in Florence on 7 April 1898. He stayed at the Pensione Benoit, at 13 Lungarno Serristori, not far from the Ponte alle Grazie, whence he left for Viareggio after meeting Stefan George at the Boboli Gardens on 10 May. This intense sojourn, brimming with meetings and trips to Bellosguardo, Fiesole, Settignano and the Certosa, inspired him to write the The Florence Diary, a book of notes and reflections containing the origins of his more mature poetry which was conceived as a gift to the woman Rilke loved at the time, Lou Andreas von Salomé.  My paper follows the thread of this unique experience.

Alessandro Fambrini insegna letteratura tedesca all’Università di Trento. Suo ambito di ricerca principale negli ultimi anni è stato l’Ottocento (con la monografia L’età del realismo, 2006) e il periodo fin de siècle, con riguardo particolare ai rapporti tra avanguardia e tradizione come lente d’ingrandimento per una definizione e una migliore comprensione della modernità. Al centro della sua ricerca sono state le correnti che si sono avvicendate sul panorama letterario al volgere del secolo (dal naturalismo al simbolismo al decadentismo, fino all’espressionismo e alle soglie degli anni Venti) e le figure di alcuni loro esponenti (Wedekind, Mühsam, Ball), confrontate con lo svilupparsi della teoria e la prassi della scrittura, nonché delle loro interrelazioni con micro- e macrofenomeni culturali dell’epoca. In questa prospettiva sono state diverse le pubblicazioni prodotte: gli studi su Mühsam, Trakl, Wedekind, Friedell, Kafka, e la monografia sul ruolo e significato del circo nella letteratura tedesca (La vita è un ottovolante. Il circo nella letteratura tedesca tra Ottocento e Novecento, 1998). In tale ricerca s’inquadrano anche le ricadute della letteratura tardo ottocentesca e primo novecentesca nel genere fantastico, con studi tra gli altri su Kurd Laßwitz, Egon Friedell e Franz Kafka.

Alessandro Fambrini teaches German Literature at the University of Trento. His main fields of research in the last few years have focused on the nineteenth century (with the monograph L’età del realismo, 2006) and the fin de siècle, with a special interest in the relationship between avant-garde and tradition as a key to define and better understand modernity. He specializes in turn-of-the-century literary movements and trends (from Naturalism to Symbolism, Decadence and Expressionism up to the 1920s) and some of their main figures (Wedekind, Mühsam, Ball) considered in their relation to the development of the theory and praxis of writing as well as to cultural micro- and macro-phenomena. From this perspective he has published studies on Mühsam, Trakl, Wedekind, Friedell, Kafka and a monograph on the role and significance of the circus in German literature (La vita è un ottovolante. Il circo nella letteratura tedesca tra Ottocento e Novecento, 1998). He has also worked on the fantastic mode in late-nineteenth- and early-twentieth-century literature, studying Kurd Laßwitz, Egon Friedell, Franz Kafka and others.

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